Zucchine alla scapece…in versione light

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…finalmente è arrivata l’ estate con i suoi piatti freschi, gustosi e leggeri, oggi vi propongo una ricetta regina della tavola mediterranea, ma in versione light: le zucchine alla scapece. Sono buone come quelle della ricetta originale, ma invece di essere fritte, sono cotte in forno e quindi si possono mangiare senza sensi di colpa. Le zucchine alla scapece si preparano friggendo le zucchine ed insaporendole con un intingolo a base di olio extra vergine di oliva, aceto bianco, aglio e tanta tanta buona menta fresca. Sono un contorno tipicamente estivo, economico e di facilissima preparazione. Vengono consumate a temperatura ambiente e si conservano un paio di giorni in frigo…

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Le zucchine alla scapece sono una ricetta tipica napoletana, semplice da realizzare e dal sapore fresco e inconfondibile. Si tratta di un contorno che si prepara tagliando le zucchine a rondelle, friggendole in olio extravergine d’oliva e condendole con l’aceto e la menta. Il termine scapece deriverebbe dallo spagnolo “escabeche” ed avrebbe origine latina, poiché i Romani conoscevano già questo modo di condire pesce e ortaggi con una marinatura a base di aceto, che potesse anche conservare meglio gli alimenti.

  • Per far sì che i sapori si sentano di più vi consiglio di servire le zucchine alla scapece il giorno dopo, facendole marinare almeno 24 ore.
  • Potete conservare le zucchine alla scapece per un paio di giorni in un contenitore chiuso ermeticamente oppure in frigorifero

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Ingredienti:

  • 6 Zucchine 
  • 4 cucchiai Olio extravergine d’oliva
  • 4 cucchiai Aceto di vino bianco
  • 1 spicchio Aglio
  •   Sale qb
  •  Pepe qb
  • Foglia di menta fresca

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Preparazione:

Prendete le zucchine, lavatele, asciugatele con cura, eliminate le estremità. Intanto preparate la marinata in una ciotolina: versate l’olio, l’aceto, una spolverata di pepe, lo spicchio di aglio sbucciato affettato e le foglie di menta spezzettata a mano. Affettate le zucchine a rondelle con uno spessore di circa 3-4 mm e disponetele su di una teglia rivestita di carta da forno avendo cura di distribuirle in un unico strato. Cuocetele in forno a 200° per una ventina di minuti. Sfornate e lasciatele raffreddare, poi trasferitele nel piatto di portata. Infine, insaporite le zucchine con sale e pepe e conditele con la marinata che avete preparato in precedenza. A questo punto copritele con pellicola e lasciatele riposare in frigorifero per un paio di ore.

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Le zucchine alla scapece sono uno dei contorni più gustosi che ci sia. Il nome alla scapece probabilmente viene fatto risalire al tempo della dominazione spagnola, al termine escabeche che significa inzuppare. Le zucchine fritte infatti vengono tuffate ancora calde in un’emulsione di olio, aceto di vino, prezzemolo e aglio.

Frittata di pasta

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…la frittata di pasta, o più comunemente chiamata la frittata di maccheroni è una tipica preparazione napoletana: un piatto unico e sostanzioso, davvero gustoso e squisito. Originariamente nasce come un piatto di recupero, cioè si preparava solitamente con la pasta avanzata del giorno precedente e con i formaggi ed i salumi rimasti nel frigorifero. Con il passare del tempo, dalle origini antispreco, si è passati anche alle versioni street food e frittatine di pasta monoporzioni fanno capolino in ogni angolo delle vie partenopee. Ottima fredda, una fetta di frittata di pasta è una delle merende preferite dei napoletani anche in estate, come pranzo da godersi sotto al sole, sulla barca o in spiaggia, quindi non preoccupatevi se comunque vi sembra un piatto non troppo estivo, provate e ricredetevi…

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Ingredienti:  (per 4 persone)

  • 280 g spaghetti
  • 6 uova
  • 100 g mozzarella
  • 100 g pancetta
  • 50 g parmigiano
  • olio d’ oliva qb
  • sale e pepe qb
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originariamente per la frittata di pasta si utilizzavano gli avanzi di pasta del giorno precedente…
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… e gli avanzi di salumi e formaggi che erano nel frigorifero

Preparazione:

Rompete le uova e versatele in una ciotola capiente, con una frusta sbattetele e aggiungete il parmigiano, continuate a sbattere con la frusta. Aggiustate di sale e pepe. Prendete la pancetta e tagliatela a dadini ed anche la mozzarella, riducetela a cubetti. Se avete in frigorifero anche altri avanzi di salumi o formaggi anche di consistenza più dura provate ad aggiungerli. Intanto cuocete gli spaghetti in abbondante acqua salata. Scolateli al dente e passateli sotto un getto di acqua fredda per arretare la cottura. Scolateli nuovamente. Naturalmente se utilizzate della pasta avanzata salterete questo passaggio, e non cisono problemi anche se volete utilizzare altri formati più corti degli spaghetti. Unite la pasta al composto di uova nella ciotola, mescolate accuratamente per amalgamare bene il tutto. A questo punto aggiungete anche la pancetta e la mozzarella a dadini e mescolate nuovamente. Prendete una padella antiaderente, ungete il fondo con poco olio e mettetela sul fuoco, versate tutto il composto di uova e pasta e cercate di livellare bene la superficie in modo da distribuirlo con cura per tutta la padella. Fate cuocere a fuoco basso, coprite con un coperchio, per circa 20 minuti, finchè la frittata non avrà assunto un bel colore dorato e la superficie sarà ricoperta da un acrosticina croccante. Giratela più volte durante la cottura.

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…in padella per 20 minuti a recipiente coperto…

Pasta & cavolo

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…pasta & cavolo è un primo piatto che ho avuto il piacere di assaggiare per la prima volta in una cucina napoletana, si tratta di una pasta minestrata cioè cucinata direttamente con il condimento (come si usa fare per preparare i risotti ad esempio). Anticamente si trattava di un piatto “povero” della tradizione Campana, l’ usanza era di utilizzare proprio per questa ricetta tutti gli avanzi dei pacchi di pasta che rimanevano in dispensa, da qui appunto: la pasta mista. Oggi invece si trovano comodamente già in commercio confezioni contenenti svariati formati di pasta (con la stessa cottura naturalmente)…

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Ingredienti:

  • 1 cavolfiore
  • 300 g pasta secca mista
  • aglio qb
  • peperoncino qb
  • sale qb
  • olio d’oliva qb
  • prezzemolo qb
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…la pasta mista:  le rimanenze dei vari formati avanzati in dispensa…

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Preparazione:

Iniziate dal cavolfiore: lavatelo accuratamente sotto l’acqua corrente, tagliate tutte le cime dal gambo centrale che non utilizzerete. In una casseruola fate soffriggere 1 spicchio di aglio ed un poco di peperoncino. Versate le cimette del cavolo e fatele insaporire per alcuni minuti. Aggiungete un pizzico di sale. A questo punto versate tanta acqua quanta ne basta per ricoprire tutto il cavolo. Lasciate cuocere per circa 20/25 minuti fino a quando il cavolo si sarà ammorbidito. Se ce l’avete in frigorifero aggiungete una scorza di parmigiano, dopo aver pulito con uno spazzolino la superficie esterna. Trascorso il tempo necessario, quando appunto il cavolo sarà già ben cotto, versate anche la pasta direttamente nella casseruola. Fate cuocere il tutto secondo il tempo di cottura indicato nella confezione. Se necessario, cioè se l’acqua non ricopre tutta la pasta, aggiungetene un altro pò. Mescolate di tanto in tanto.Aggiustate di sale. Servite la pasta e cavolo con un filo di olio a crudo ed un pò di prezzemolo tritato.

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Paccheri rigati al caffè con fiori di zucca & provola

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…una ricetta con pochi e semplici ingredienti, che non richiede tempo e fatica: decisamente un piatto estivo che racchiude colori sapori e profumi del sud!!! Io lo adoro, una ricetta tipica della cucina partenopea che, quando la propongo ad amici riscuote sempre un gran successo: un esplosione di colori e sapori nel piatto, che fanno venire la voglia di mangiarlo solo a guardarlo…

Oggi vi ripropongo questo tradizionale condimento della cucina napoletana, solitamente abbinato ad un formato di pasta classico partenopeo: le mezze maniche, invece con un bellissimo e particolare formato che ho ricevuto in omaggio dalla Fabbrica della Pasta di Gragnano aromatizzato al caffè Kimbo: un accostamento che forse sembrerà azzardato ma ben riuscito in un gioco di sapienti contrasti, ma anche di sapori nuovi da declinare con il dolce o con il salato.

Un risultato frutto di un felice matrimonio fra 2 simboli dell’italianità: la pasta ed il caffè: La Fabbrica della Pasta di Gragnano e Kimbo, un incontro fra 2 eccellenze della tradizione gastronomica italiana, per un risultato innovativo, destinato a sorprendere  e ad appassionare.

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pasta di semola di grano duro con farina di caffè tostato
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le tipiche sfumature della pasta lasciano spazio al colore intenso e vellutato del caffè
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una tenuta di cottura ottimale ed un’incredibile capacità di raccogliere ed esaltare ogni sfumatura del condimento

Ingredienti: (per 4 persone)

  • 400 g paccheri rigati al caffè
  • 100 g fiori di zucca freschi
  • 250 g provola affumicata
  • 50 g parmigiano oppure pecorino
  • aglio qb
  • olio d’oliva qb
  • sale & pepe qb
  • basilico qb

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Preparazione:

Iniziate dai fiori di zucca: lavateli delicatamente, lasciateli poi sgocciolare per eliminare l’acqua in eccesso e poi rimuovete da ogni fiore il pistillo interno, facendo attenzione a non rompere il fiore. In una padella fate imbiondire qualche spicchio di aglio con un pò di olio, una volta dorati, eliminate gli spicchi di aglio e fate appassire a fiamma vivace i fiori di zucca, saranno sufficienti pchi istanti. Aggiustate di sale & pepe e togliete dal fuoco. Cuocete i paccheri in abbondante acqua salata. Intanto tagliate a dadini la provola affumicata, non me ne vorranno i napoletani, speriamo, se vi consiglio di utilizzare in alternativa alla provola, che purtroppo potrebbe non essere reperibile in molti supermercati del settentrione, la scamorza affumicata. Scolate la pasta un poco al dente e fatela saltare in padella con i fiori di zucca. Aggiungete anche la provola a dadini e qualche foglia di basilico. In pochissimi minuti il formaggio diverrà filante, servite se gradite con una spolverata di parmigiano o pecorino grattugiati.

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…fate saltare i paccheri in padella con i fiori di zucca poi aggiungete la provola ed il basilico…

 

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Pennette ricotta e limone

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Un primo dai sapori e dalle fragranze fresche, spicca fra tutti il limone profumatissimo, presente come ingrediente della pasta secca ma anche nel condimento assieme alla ricotta. Una pasta servita in pratici ed originali vasetti in vetro, su una base di fresella e pomodorini gialli gourmet La Fiammante. Un pizzico di rosmarino ed aglio per aromatizzare et voilà…

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Pennette lisce al limone de La Fabbrica della Pasta di Gragnano

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Ingredienti:

  • 200 g di Pennette lisce al limone de La Fabbrica della Pasta di Gragnano
  • 150 g ricotta fresca
  • 1 limone
  • olio d’oliva qb
  • sale & pepe qb
  • 1 fresella
  • 200 g Pomodorini gialli Gourmet La Fiammante
  • rosmarino qb
  • 1 spicchio di aglio

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Preparazione:

Prendete la fresella e mettetele in ammollo qualche minuto in acqua fredda, intanto nel mixer versate i pomodorini gialli, 1 spicchio di aglio e qualche foglia di rosmarino,un filo d’olio d’oliva, poi aggiungete anche la fresella ormai ammorbidita, frullate. Aggiustate di sale e pepe e versate il composto sul fondo del vasetto di vetro che userete come contenitore monopersona per servire le pennette. Ora dedicatevi al condimento a base di ricotta e limone, mentre aspettate che bolla l’acqua per la pasta. In una ciotola iniziate a lavorare la ricotta fresca, aggiungete la scorza di mezzo limone, sale e un pizzico di pepe, un filo di olio. Continuate a lavorare fino ad ottenere un composto cremoso ed omogeneo, se necessario aggiungete un pò di acqua di cottura della pasta per allungare la crema di ricotta in caso vi rimanga troppo densa. Cucinate le pennette e scolatele un poco al dente. Conditele con la crema di ricotta al limone e trasferitele nei vasetti di vetro sopra alla base di fresella e pomodorini. Decorate con qualche pomodorino e rosmarino. Un filo d’olio a crudo e un pizzico di sale e pepe.

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nel mixer la fresella “spugnata” & i pomodorini gialli….

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Con questa ricetta partecipo al Contest “Pomorosso d’Autore” ricette di pasta      realizzato da MySocialRecipe in collaborazione con La Fiammante e la Fabbrica della Pasta di Gragnano

http://www.mysocialrecipe.com/contest/pomorosso-dautore/ricette-di-pasta-2017/

https://www.lafiammante.it/

http://www.lafabbricadellapastadigragnano.it/

Ricette di Pasta 2017

Sole di Capri in terra di Romagna

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…un piatto che nasce dalla contaminazione fra due terre di sole e di mare, la Campania con i suoi colori e aromi che sanno appunto di sole caldo, di mare, di vacanze e la Romagna anch’essa rappresentata da gusti decisi, con ingredienti semplici e genuini…Fagioli & cozze: un’accostamento tipico della cucina napoletana, un condimento ricco e gustoso che esalta ed avvolge la pasta e che unisce sapori di mare e di terra…Squacquerone & rucola: un connubio vincente in romagna, utilizzato soprattutto per farcire la piadina, un formaggio fresco dal gusto acidulo che si sposa a perfezione con il sapore amarognolo della rucola…L’unione di questi due abbinamenti in un primo di pasta, dal formato meraviglioso, racchiude in un solo piatto due culture culinarie ricche di storia e tradizioni….

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il Sole di Capri, un bellissimo formato monoporzione della Fabbrica della Pasta di Gragnano

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Ingredienti: (per 2 persone)

  • 2 sole di Capri
  • 100 g fagioli cannellini
  • 100 g cozze
  • 250 g squacquerone
  • 200 g rucola
  • 50 g di pomodorini il Corbarino La Fiammante
  • aglio e prezzemolo qb
  • olio d’oliva qb
  • sale & pepe qb

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Preparazione:

Lavate bene le cozze e fatele aprire con uno spicchio di aglio, prezzemolo e olio, in un tegame con coperchio a fuoco vivace. Preparate un trito con altro prezzemolo ed uno spicchio di aglio e fatelo soffriggere con un filo di olio, aggiungete i fagioli e fateli rosolare per una decina di minuti, incorporate anche i pomodorini, infine aggiungete anche qualche cucchiaio del liquido di cottura delle cozze, ma solo dopo averlo filtrato per eliminare eventuali residui di sabbia. Al termine frullate il tutto nel mixer fino ad ottener un composto cremoso a cui poi aggiungere anche le cozze già pulite. Aggiustate di sale & pepe. Prendete la rucola, lavatela accuratamente e mettetela nel mixer con unpò di olio d’oliva, sale & pepe, frullate fino ad ottenere un pesto dalla texture abbastanza liscia. In una ciotola lavorate con una frusta lo squacquerone per ottenere anche in questo caso un composto cremoso ed omogeneo, se necessario aggiungete un filo di olio. A questo punto cuocete la pasta in abbondante acqua salata. Predisponete sul piatto di portata prima la crema di scquacquerone, poi uno strato di pesto di rucola. Scolate la pasta e posizionatela sopra al pesto, poi condite con la crema di fagioli e cozze. Servite con un filo di olio a crudo.

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Con questa ricetta partecipo al Contest “Pomorosso d’Autore” ricette di pasta      realizzato da MySocialRecipe in collaborazione con La Fiammante e la Fabbrica della Pasta di Gragnano

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Ricette di Pasta 2017

 

Caccavelle 4 stagioni

Le Caccavelle della Fabbrica della Pasta di Gragnano

Si tratta di un formato di pasta molto grande, la sua forma è quella di un pentolino: la “caccavella” in napoletano. Si presta appunto per la sua forma ad essere utilizzata con una abbondante farcitura, “imbottitura” per l’esattezza, sempre in napoletano. Si cucina sostanzialmente in 2 tempi: prima si fa scottare in acqua salata, poi si farcisce ed infine si termina la cottura in forno.

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Ho ricevuto in omaggio una confezione da 4 caccavelle, davvero molto belle, la prima cosa a cui ho pensato guardandole sono state le stagioni, una associazione forse un pò scontata, ma questa idea di farcire ogni caccavella con prodotti ed ingredienti tipici di ogni stagione mi ha proprio folgorato e soprattutto la voglia di accostare colori & sapori legati ai diversi periodi dell’anno mi ha portato al supermercato di volata. Quindi ho cercato di realizzare un candido e bianco inverno con una farcia di finocchio e cavolfiore, una vellutata besciamella e delle mandorle a scaglie. Una primavera tutta verde: pisellini, fave, asparagi & carciofi freschi, qualche cipollina e tanta ricotta, una decorazione con fiori di malva, perchè che primavera è senza neanche un fiore?? Un’estate che sa di sapori e profumi del sud: melanzane, conserva di pomodoro, provola, con qualche pomodorino confit e tanto basilico fresco. Ed infine un autunno con tutti i colori delle foglie che cadono: gialle come i pomodorini, arancioni come la zucca e marroni come i funghi porcini, con una solverata di profumato curry.

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…una nevicata di mandorle in scaglie per l’inverno
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…fiori di malva in primavera
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…basilico fresco sull’estate
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…una spolverata di curry per l’autunno

Ingredienti:

  • 4 caccavelle della Fabbrica di Gragnano
  • olio d’oliva qb
  • sale qb

…per la caccavella d’inverno…

  • 125 g besciamella
  • 100 g finocchio
  • 100 g cavolfiore
  • cannella in polvere qb
  • 30 g mandorle a scaglie

…per la caccavella di primavera…

  • 100 g ricotta
  • mezzo carciofo
  • 2 asparagi
  • 50 g fave fresche
  • 50 g pisellini freschi
  • 1 cipollina fresca
  • prezzemolo tritato qb
  • fiori di malva qb

…per la caccavella d’estate…

  • 100 g passata pomodoro La Fiammante
  • 1 melanzana
  • 80 g provola
  • 4/5 pomodorini a grappolo freschi
  • basilico fresco qb
  • zucchero a velo qb

…per la caccavella d’autunno…

  • 100 g besciamella
  • 100 zucca
  • 80 g porcini freschi
  • qualche pomodorino giallo linea gourmet la Fiammante
  • curry in polvere qb
  • rosmarino qb

Per questa ricetta ho utilizzato prodotti di qualità, eccellenze del made in Italy: la storica produzione di conserve alimentari La Fiammante, prima filiera chiusa di pomodoro 100% italiano al sud e La Fabbrica della Pasta di Gragnano, il primo pastificio ad aver ottenuto il riconoscimento “Pasta di Gragnano I.G.P.”, grande tradizione che si affianca ad una lavorazione rigorosamente artigianale. Pasta e pomodoro sono da sempre gli ambasciatori del gusto italiano nel mondo, interpreti della grande tradizione artigianale e della straordinaria creatività in cucina di un intero popolo: una gioiosa celebrazione di bellezza e salute che va avanti da 200 anni, tra memoria ed innovazione.

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Preparazione:

Per prima cosa sbollentate le caccavelle: mettete a bollire in una pentola di grandi dimensioni acqua e sale. Quando l’acqua bolle calate le caccavelle e fate cuocere pre circa 10 minuti, durante la cottura giratele di tanto in tanto, delicatamente per evitare di romperle. Trascorso il tempo necessario togliete le caccavelle dall’acqua con la schiumarola e fatele scolare capovolte su di un canovaccio. A questo punto iniziate con la preparazione delle farciture. Per quanto riguarda l’inverno: lessate in acqua il cavolfiore ed il finocchio, scolteli ancora croccanti e tagliateli a piccoli pezzi. Amalgamate il cavolfiore ed il finocchio con la besciamella, condite con un filo d’olio, un pizzico di cannella in polvere ed aggiustate di sale. Farcite la prima caccavella fino quasi all’orlo. Per la primavera, fate scottare in acqua salata mezzo carciofo, che avrete già tagliato a fette e mantenuto in acqua e limone, 2 asparagi, i pisellini e le fave fresche. Anche queste verdurine lasciatele un poco croccanti ed amalgamatele con la ricotta, condite con un filo d’olio, un pizzico di prezzemolo tritato finemente e qualche fetta di cipolla che avrete fatto soffriggere in padella con un filo di olio. Farcite anche la seconda caccavella. Per la caccavella dell’estate preparate una sorta di parmigiana, fate saltare in padella con dell’olio d’oliva mezza melanzana tagliata a fette. Intanto fate cuocere in forno qualche pomodorino condito con sale olio, qualche spezia di vostro gradimento ed una manciata di zucchero a velo. Farcite la caccavella con strati alterni di passata di pomodoro, melanzane e la provola tagliata a fettine sottili. Guarnite con qualche pomodorino confit. Infine per la caccavella dell’autunno fate velocemente cuocere in forno la zucca tagliata a listarelle sottili. Intanto fate saltare in padella con un pò di olio il fungo porcino tagliato a fette sottili. Amalgamate i funghi, la zucca, qualche pomodorino giallo con un pò di besciamella, aggiustate di sale, condite con un filo d’olio e qualche rametto di rosmarino. Trasferite le caccavelle su una teglia rivestita di carta forno e cuocete in forno già caldo a 180 gradi per circa 20 minuti. Sfornate e servite ancora calde: guarnite la caccavella d’inverno con delle mandorle a scaglie, decorate la caccavella di primavera con qualche fiore di malva, aggiungete a quella dell’estate foglie di basilico fresco e cospargete quella d’autunno con una spolverata di curry.

Ecco le caccavelle pronte per essere infornate:

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…candido inverno
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…verde primavera
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…un’estate dai profumi del sud
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…caldo autunno

Con questa ricetta partecipo al Contest “Pomorosso d’Autore” ricette di pasta      realizzato da MySocialRecipe in collaborazione con La Fiammante e la Fabbrica della Pasta di Gragnano

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Ricette di Pasta 2017

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…la pastiera napoletana è un dolce della tradizione partenopea, originariamente tipico del periodo pasquale, ma che oramai si trova tutto l’anno nelle vetrine di ogni pasticceria napoletana…si tratta di un dolce di pasta frolla con un ripieno a base di grano & ricotta, dal profumo intenso e meraviglioso di fiori d’arancio…

…ogni famiglia si tramanda di madre in figlia una propria ricetta dalla storia antica: quindi ne esistono svariate versioni, correlate di trucchi e segreti per ottenere un risultato perfetto. In linea di massima, l’ingrediente cardine è il grano, che originariamente veniva utilizzato crudo: oggi si trovano in tutti i supermercati le confezioni di grano precotto. C’è chi dice che la ricotta più giusta è quella di pecora, più saporita e chi utilizza ancora lo strutto che invece ora si può sostituire con il burro. Altre annose problematiche riguardano l’utilizzo dei canditi e degli aromi che a volte non incontrano il gusto di tutti: io personalmente trovo che sia l’essenza di fiori d’arancio, la cannella ed i canditi siano meravigliosamente indispensabili per regalare alla pastiera quel profumo e quegli aromi che solo in questo dolce si possono ritrovare!!!

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Ingredienti: (per preparare 1 pastiera da 1,300 g  ideale per uno stampo di 22 cm di diametro)

….per la pasta frolla…

  • 250 g farina
  • 100 g zucchero a velo
  • 125 g burro
  • 2 tuorli d’uovo
  • scorza di limone

…per il ripieno…

  • 400 g grano precotto
  • 50 ml latte
  • 15 g burro
  • 350 g ricotta
  • 300 g zucchero semolato
  • 4 uova
  • 1 limone
  • 1 arancia
  • 1 bustina essenza vanillina
  • 1 fialetta essenza fiori d’arancia
  • 3 g cannella in polvere
  • 20 g macedonia candita
  • zucchero a velo qb

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il grano precotto…

Preparazione:

Iniziate preparando la frolla: mescolate farina e burro ancora freddo fino ad ottenere un composto simil sabbioso. Aggiungete poi i 2 tuorli d’uovo, lo zucchero a velo e la scorza grattugiata di un limone. Impastate fino ad ottenere un composto liscio ed omogeneo. Formatene un panetto ed avvolgetelo nella pellicola trasparente. Riponetelo in frigorifero per almeno mezz’ora. Intanto preparate il ripieno.

Versate il grano precotto in un tegame ed aggiungete il latte, il burro e la scorza di un limone e di 1 arancia. Mettete sul fuoco, a fiamma bassa, e cuocete per 20 minuti circa mescolando spesso. Trascorso il tempo necessario togliete dal fuoco, eliminate le scorze degli agrumi e lasciate raffreddare. In una ciotola amalgamate bene la ricotta setacciata, per evitare il formarsi dei grumi con lo zucchero. Aggiungete le 2 uova intere e i 2 tuorli, avendo cura di incorporarne 1 alla volta. Poi incorporate gli aromi: la vanillina, la cannella e l’essenza di fiori d’arancio. A questo punto versate anche i canditi. Ed in ultimo, quando la crema di grano si sarà raffreddata, amalgamate fra loro i 2 composti.

Stendete la frolla con il mattarello e foderate lo stampo mantenendo da parte una piccola quantità di frolla, poco meno di 1 terzo da utilizzare per la decorazione finale. Lo stampo per un risultato ottimale deve essere necessariamente di alluminio con il bordo obliquo: queste 2 caratteristiche dello stampo regalano l’aspetto tradizionale alla pastiera e la giusta umidità del ripieno. Dopo aver foderato lo stampo, bucherellate il fondo con una forchetta e versate il ripieno. Rifinite la pastiera con la classica decorazione finale a strisce orizzontali e verticali incrociate. Infornate in modalità statica a 150/160 gradi per circa 1 ora e 40/45 minuti: la pastiera va cotta a lungo e lentamente, per una cottura ottimale del ripieno e per ottenere una frolla dorata e non bruciata. Sfornate e lasciate raffreddare sempre dentro il suo stampo. Cospargete di zucchero a velo. E’ importante preparare la pastiera almeno 2 giorni prima: questo è indispensabile perchè gli aromi ed i profumi si assestino insieme, in questo arco di tempo non toccate la pastiera, conservatela a temperatura ambiente, in luogo fresco ed asciutto…la potete solamente ammirare ed annusare!!!!!

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pronta per essere infornata….

Roccocò

…i Roccocò sono dei biscotti tipici della tradizione natalizia partenopea, hanno la caratteristica forma di ciambelline schiacciate, dalla consistenza abbastanza dura, non mancano mai in una tavola napoletana durante il periodo delle feste….ma oramai si trovano in vendita in ogni periodo dell’anno: croccanti e profumati, con un impasto impreziosito dalle mandorle, dalla scorza d’arancia e dal “pisto” che non è altro che un misto di spezie….

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Ingredienti:

  • 500 g farina
  • 200 g zucchero semolato
  • 350 g mandorle
  • 1 uovo
  • 100 g miele
  • 1 arancia biologica (la scorza)
  • 5 g ammoniaca in polvere per dolci
  • 20 g spezie in polvere: cannella, chiodi di garofano, anice stellato, noce moscata
  • un pizzico di sale
  • 125 ml acqua

Preparazione:

Tostate velocemente in forno, su una teglia rivestita di carta forno le mandorle facendo attenzione che non si brucino. Mantenetene da parte un quarto circa che serviranno per la decorazione finale e le altre riducetele in granella abbastanza fine con il mixer. In planetaria oppure in una ciotola iniziate a lavorare la farina setacciata con lo zucchero, il miele, la granella di mandorle, l’ammoniaca, le spezie in polvere, la scorza grattugiata di un’arancia ed un pizzico di sale. Aggiungete a filo l’acqua e continuate ad impastare fino a quando non otterrete un composto liscio ed omogeneo e sicuramente anche abbastanza duro. Ora dividete l’impasto in tante parti ed iniziate a formare dei salsicciotti lunghi e stretti che poi chiuderete per formare una sorta di ciambellina. Approssimativamente con un diametro di circa 10 cm. Rivestite una teglia con della carta forno e trasferitevi sopra tutti i roccocò. Con le mandorle tostate intere rimaste, decorate i biscotti, inserendole delicatamente nell’impasto sopra la superficie. In ultimo spennellate tutti i roccocò con un tuorlo sbattuto. Infornate e cuocete in forno statico a 180 gradi per 15/20 minuti. Sfornateli e lasciateli raffreddare. Questi come molti altri, sono dei biscotti che sicuramente il giorno seguente la preparazione sono ancora più buoni.

Pizza di scarola

…la pizza di scarola è una torta rustica salata, tipica della cucina tradizionale partenopea, anche in questo caso esistono diverse versioni riguardo gli ingredienti che compongono il ripieno, ma fondamentalmente è a base di insalata scarola, olive nere, capperi e pinoli. C’è chi arricchisce aggiungendo anche un pò di uvetta sultanina o di acciughe. L’involucro che racchiude questo ripieno gustoso & saporito è costituito da una pasta lievitata, io vi propongo di preparare la pizza di scarola utilizzando la pasta brisè: una versione certamente non tradizionale ma comunque gustosa e di fatto molto più semplice & veloce da preparare…..

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pizza di scarole con pasta lievitata

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Ingredienti:

  • 2 rotoli di pasta brisè rotondi
  • 1 scarola
  • 150 g olive nere
  • 50 g capperi
  • 50 g pinoli
  • 2 spicchi di aglio
  • sale & pepe qb
  • olio d’oliva qb

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Preparazione:

Lavate pulite e tagliate la scarola. Intanto in una padella fate tostare i pinoli. In una casseruola abbastanza grande fate soffriggere gli spicchi d’aglio con un pò di olio. Quando l’aglio si sarà dorato aggiungete anche le olive i capperi ed i pinoli che avevate fatto tostare. Lasciate insaporire per qualche minuto. In un altra padella lasciate soffriggere la scarola lavata e scolata con un filo di olio, coprite con il coperchio per farla appassire, girate di tanto in tanto e lasciate sul fuoco per almeno 15 minuti. Al termine cottura togliete il coperchio ed alzate la fiamma per eliminare tutta l’umidità. Aggiustate di sale e amalgamate la scarola con le olive, capperi e pinoli.

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olive nere, capperi & pinoli…
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fate appassire la scarola…
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mescolate il tutto…

Lasciate raffreddare. Intanto rivestite una teglia a cerchio apribile con carta forno. Rivestitela con un rotolo di pasta brisè rotondo. Se preferite potete utilizzare anche stampi di piccole dimensioni per realizzare tante piccole pizzette di scarola. Bucherellate con una forchetta il fondo della brisè. Versate il ripieno. Con l’altro rotolo di pasta brisè ricavate i cerchi per ricoprire tutte le pizzette. Cercate di rifinire la bordatura al meglio, premendo la psta con le dita per evitare che si apra in cottura. Cuocete in forno statico per circa 40 minuti, iniziate la cottura con una temperatura di 200 gradi poi se vedete che la pasta tende a colorarsi troppo portate a 180 gradi. Sfornate e lasciate raffreddare prima di servire.

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rivestite gli stampini e bucherellate il fondo poi farcite con il ripieno
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ricoprite con altra pasta brisè